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giovedì 23 gennaio 2014

PENSIERINO SUL CONFINE DELLA SERA (OSCURO E SILENZIOSO, SE NE STA…) di Fausto Rinaldi


Il modo di produzione capitalistico racchiude in sé i rapporti sociali che viene a determinare: “Ecce Materialismo storico”.
L’attuale società capitalistica “borghese” (ossia, dominata da quella classe imprenditoriale che, a suo tempo, ha detronizzato l’aristocrazia nobiliare di origine feudale) - e che si pregia di definirsi con un curioso aggettivo: “democratica” - , ha modellato la propria struttura in funzione dei rapporti di produzione sanciti dal modello economico capitalistico: tutto il resto attiene a una definizione di senso dai tratti spiccatamente ideologici, utile a convertire le moltitudini al loro triste e segnato destino.
Entro questa cornice, si muove il proteiforme concetto di “egemonia” che Gramsci ci ha consegnato, e che può fungere da lente ustoria per concentrare i determinanti sociali e giungere a una attendibile definizione di tutti quei rapporti di potere che designano gli equilibri all’interno di società multiformi e organizzate in forme burocraticamente complesse.
Ecco che, con un pizzico di Hobbes; due o tre manciate di Mosca, Pareto e Michels (con Mills sull’ uscio…); Marx ed Engels in gran copia (ed Hegel a vegliare); Keynes q.b., si può approdare sulle fertili distese di un pensiero solidamente antagonista al grigio conformismo gregario conculcato e sussunto dalla sordida e imperante ideologia borghese, colpevole dello spaccio strumentale di definizioni di realtà “ad usum Delphini”.
E questo è quanto.

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